Pesca a mosca come terapia
psicofisica di supporto per le donne operate di cancro al seno: Casting for
Recovery Italia incontra Mary Turney, Presidente del Consiglio Direttivo Nazionale della
Associazione negli Stati Uniti e
Coordinatrice del programma nel Wyoming.
Presenti all’incontro personale
medico del Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale di Carrara, capofila
dell’innovativo progetto in Italia.
Carrara, 20 marzo 2017
Si è svolto domenica 19 marzo al “Bagno Alcione” a Marina di Carrara, in un clima di grande entusiasmo e partecipazione, il primo incontro fra i rappresentanti delle associazioni italiane promotrici di CfR Italia e Mary Turney, Presidente del Direttivo Nazionale Casting for Recovery USA e coordinatrice del programma in Wyoming alla presenza di Roberta Crudeli, Responsabile Infermieristica del Dipartimento Oncologico dell’ospedale di Carrara, Federica Pucciarelli, psicologa dello stesso dipartimento, Laura Pisano, responsabile nazionale per APR Alleanza Pescatori Ricreativi, il Vice Presidente del C.I.P.M. Nazionale Massimo Maggiani , il Mosca Club Apuano Sez. CIPM Massa Carrara, con il Presidente Giancarlo Berlucchi e il Segretario Franco Del Chiaro.
Dal momento che la sede statunitense dell’organizzazione ha dato il via libera alla costituzione di Casting for Recovery Italia, i rappresentati delle associazioni coinvolte, il personale medico del reparto di Oncologia di Monterosso e la Onlus Il Volto della Speranza stanno organizzando il ritiro del primo gruppo di pazienti in fase di recupero post operatorio, ritiro previsto fra maggio e giugno o, al più tardi, a settembre di quest’anno.
Ma di cosa si tratta esattamente, come può la pesca a mosca
portare beneficio alle donne in un momento così difficile della loro
vita?
Come spiegano Roberta Crudeli e Federica Pucciarelli : “Nella battaglia contro le
patologie oncologiche la multidisciplinarietà è un elemento essenziale.
Multidisciplinarietà è la capacità di più figure professionali di lavorare
insieme per affrontare tutti gli aspetti della malattia: fra questi dobbiamo
avere ben presente la dimensione emotiva, quindi l’enorme impatto a livello
psicologico del cancro sulle pazienti; a Carrara possiamo dire con orgoglio di
essere sempre stati all’avanguardia da questo punto di vista, basti pensare ai
“Donatori di Musica” per fare un esempio fra tanti. La scienza ha dimostrato
che l’approccio psicologico positivo costituisce il 50% della cura e della
possibilità di successo nella guarigione. Il programma di CfR si inserisce
perfettamente in questo contesto: si tratta di migliorare la qualità della vita di donne mastectomizzate
in un momento di grande incertezza e dolore fisico ed emotivo. I benefici derivano da più fattori:
condivisione delle esperienze, supporto psicologico, il fatto di staccare la
spina e stare in mezzo alla natura, la concentrazione sull’apprendimento di una
nuova attività, perché quando la mente è occupata in una nuova sfida non c’è
spazio per altri pensieri…”
Il primo gruppo di sei donne che verranno invitate ad usufruire
del progetto, totalmente gratuito per le partecipanti, saranno seguite da
Istruttori della Scuola Nazionale di Pesca a Mosca CIPM, personale sanitario (medici, infermieri,
psicologi) e volontari, in un alternarsi, nei tre giorni del ritiro, di momenti
di istruzione alla tecnica di pesca, terapia medica e terapia psicologica di
sostegno.
Mary Turney ha parlato a
lungo con i rappresentanti italiani di CfR presenti all’incontro, nel corso del
quale sono state affrontate, con competenza e passione, tutte le tematiche, e
possibili problematiche, relative allo svolgimento del programma.
“Ricordiamo sempre che parliamo di pesca, ma qui non si
tratta solo di pesca: si tratta, innanzitutto, di supporto emotivo, di
condivisione e accettazione del dolore, di abbracci, di ritrovarsi… - esordisce così nel suo intervento
Mary Turney, e continua – Al di là di ogni procedura e
protocollo di attività, pur importanti, che in Italia potrete adattare alla
vostra cultura e, per esempio, ai vostri orari, ciò che veramente conta e farà
la differenza per le donne che parteciperanno al programma, è come queste
donne si sentiranno accolte, comprese, libere di esprimersi, rassicurate…in una
parola: amate. Nella nostra esperienza, in Wyoming, vediamo di tutto: donne che
si aprono e parlano, donne che non lo fanno, donne che finalmente si lasciano
andare a un abbraccio, pianti, risate, donne arrabbiate col mondo intero, ed è
naturale, perché la malattia ha stravolto le loro vite…A questo proposito è
importante parte della terapia anche un momento di raccoglimento spirituale,
che abbiamo voluto chiamare “saluto al sole” nel quale la riflessione è:
nonostante tutto il dolore, la paura, la solitudine, cosa ha portato di buono questa
esperienza nella mia vita? Di cosa posso essere grata?”
Avanti tutta quindi sull’obiettivo, il ritiro del primo gruppo
di donne coinvolte.
Per aiutare a far sì che questo obiettivo possa essere raggiunto
è di vitale importanza supportare il progetto collegandosi al sito http://castingforrecovery.it/ per una donazione ma anche offrendo
la propria disponibilità relativamente alle necessità specifiche per la
realizzazione del ritiro.
------------------------------
Casting for Recovery Italia è un progetto portato avanti da APR
Alleanza Pescatori Ricreativi con la collaborazione di Fishing Ladies, Ass.
Naz. Club Italiano Pescatori a Mosca, Il Volto della Speranza Onlus e patrocinato da CarraraFiereSrl.
info@castingforrecovery.it
- http://castingforrecovery.it/
----------------------------------
Gabriella Monti
Ufficio
Comunicazione CarraraFiere
348 2442997
Nessun commento:
Posta un commento